Indagine sui family day aziendale: tutto quello che ho scoperto

In Italia momentaneamente non siamo in possesso di nessuna ricerca ufficiale che descriva il mondo dei Family Day aziendali. Quindi non c’è nulla che possa descrivere quali o quante aziende li organizzano spiegando magari anche il procedimento, tanto meno le associazioni di categoria. Quindi ho deciso di pensarci io e per farlo mi sono rivolto alle persone che conoscono meglio di tutti le aziende: gli assistenti di direzione.

Dove ho preso i dati dell’indagine sui family day

Questa indagine è stata resa possibile grazie a Secretary.it, si tratta di una Business Community italiana interamente dedicata agli assistenti di direzione e alle rispettive aziende. Stiamo parlando di un network di più di 9000 professionisti tra i quali possiamo trovare: assistenti di direzione, executive & personal assistent e office manager. L’obbiettivo è riuscire a dare l’importanza che meritano a queste figure professionali che sono in grado di portare e aumentare il valore e il livello di innovazione delle aziende e di farle crescere offrendo numerosi servizi

Lista dei servizi offerti da secretary.it

• corsi di aggiornamento e di formazione;
• giornate a tema, oltre al Secretary Day, che si svolge una volta l’anno, ci sono giornate dedicate all’organizzazione di eventi, alla crescita professionale e molto altro;
• il blog #SecretaryPower;
• convenzioni, sconti e consulenze;
• networking sia sui social che di persona.

Sembrerebbe quindi che non ci sia modo migliore per reperire delle informazioni dettagliate sulle dinamiche e sui processi aziendali che altrimenti rischierebbero di restare dietro le quinte. Ho quindi deciso di partecipare come ospite al blog e alla community con la mia survey sui Family Day aziendali. Ho inoltre deciso di riportarne integralmente i risultati delle 500 assistant che hanno partecipato alla survey sul mio libro brand experience for kids.

Domande e riflessioni sull’indagine dei Family Day aziendali

Le considerazioni possibili partendo dai dati trovati sono davvero tante.

La prima cosa interessante da dire è che le aziende che hanno deciso di provare il loro primo Family Day, hanno poi deciso di continuare.

Una percentuale piuttosto considerevole di aziende, circa il 43%, che hanno già raggiunto la soglia del loro quarto Family Day sono propensi a pensare che questo tipo di attività in Italia sia ancora alquanto giovane.

Il family day viene considerato come una normale festa

Se prendiamo in considerazione le domande (7, 10 e 12) e ci soffermiamo un momento a riflettere ci accorgiamo che vanno di pari passo.Proviamo a rileggerle sotto un’altra forma.

Solitamente le aziende impiegano circa 35/45 giorni per organizzare il Family Day, inoltre tendono a non misurarne i dati che ne derivano e soprattutto a non inserirli nel piano Crs.

Cosa vuol dire tutto questo? Semplice, possiamo semplificare dicendo che il Family Day viene molto spesso considerato al pari di una qualsiasi altra festa, e che quindi non vengono richiesti molti sforzi interni, ma solo quelli del assistant o del responsabile che devono occuparsi di organizzare il tutto.

Tutto questo non mi stupisce più di tanto, infatti è il motivo principale che mi ha spinto a scrivere un libro sull’argomento. Ho a malincuore notato come la maggior parte delle aziende tendono a sprecare un’occasione d’oro come questa. Il più delle volte questo accade perché le aziende non hanno una conoscenza approfondita sul Family Day, di conseguenza non sono in grado di capire se hanno scelto le persone giuste per organizzarlo o soltanto individui che con un semplice copia e incolla fatto molto superficialmente propongono giochi già visti e rivisti e ormai superati da tempo.

Molte persone sono ancora convinte che il Family Day non sia altro che una specie di visita guidata dei vari reparti dell’azienda, una giornata all’insegna del divertimento per i dipendenti e le loro famiglie con giochi e intrattenimenti di vario genere.

Secondo me però è un modo non proprio corretto per semplificare la cosa: il Family Day andrebbe visto come una giornata particolare nella quale il luogo di lavoro si trasforma passando da normale a straordinario e che dovrebbe essere pieno di interessi positivi da poter condividere sia coni colleghi che con le loro famiglie.

Che obiettivo si pone chi organizza un family day

L’obbiettivo di questo tipo di eventi è senza dubbio quello di aumentare l’engagement del personale utilizzando esperienze con un impatto emotivo piuttosto elevato e che coinvolga tutta la famiglia. Il Family Day non è solo un momento per fare una bella azione senza che ci siano di mezzo interessi di vario genere, anche se comunque il gesto non sarebbe per niente da sottovalutare. Un evento di questo tipo ha sicuramente conseguenze sull’azienda, infatti a medio termine aiuta ad incrementare la produttività, il livello di soddisfazione e la retention di tutte le persone che quotidianamente lavorano all’interno della stessa. Inoltre è possibile integrare tutto questo al piano strategico di Crs, trattandosi di un tema che ultimamente sta prendendo sempre più importanza diventando dirimente perfino con il confronto con i competitor.

Solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire che il Family Day aziendale non è una moda del momento. Si tratta invece di un investimento vero e proprio e che va quindi progettato avendo degli obbiettivi ben precisi e misurabili.

Trascorrere un’intera giornata all’interno della propria azienda con tutta la famiglia può essere molto più motivante di un team building, dove ad essere coinvolti sono solo i dipendenti. Non ci sono grandi barriere organizzative, infatti il Family Day è un’attività facilmente organizzabile da ogni azienda, basterà soltanto calibrare le dimensioni dell’evento e la soglia di spesa massima tenendo conto delle risorse a disposizione.

Differenza fra Italia ed estero durante l’organizzazione di un evento simile

Si tratta di una pratica che in molti Paesi è già piuttosto consolidata, in Italia invece sta iniziando adesso a muovere i suoi primi passi. Solitamente i Family Day vengono organizzati da aziende che hanno al loro attivo almeno 50 dipendenti. Le multinazionali estere che hanno aperto una sede in Italia molto spesso ricevono segnalazioni per questo tipo di attività dal headquarter.

Chi si occupa di organizzare il Family Day in azienda

Trattandosi di un attività ancora non consolidata e strutturata è molto difficile trovare qualcuno che si occupi dell’organizzazione di default. Indicativamente, come detto in precedenza e come dimostrato dai dati emersi attraverso l’indagine condotta con la partecipazione di Secretary.it, Il Family Day dovrebbe essere assegnato all’assistente di direzione. Le alternative sono: il comparto HR, quello della comunicazione interna o la divisione Csr.

Così come è altrettanto difficile trovare qualcuno specializzato in questo tipo di organizzazione. Ho dedicato un intero articolo sui due fornitori che non vorresti mai incontrare durante l’organizzazione del tuo Family Day.

Molto spesso però, per lo spirito di aggregazione che questi eventi rappresentano, l’azienda organizza una task force che comprende i vari membri delle divisioni che si occupano di risorse umane, marketing, produzione e altri settori per affidare l’organizzazione e la gestione del Family Day aziendale.

Se vuoi organizzare un evento che possa darti veramente il risultato che meriti, allora contattami.